La parte iniziale della tappa ripercorre i luoghi simbolo della tragedia del Vajont; partendo dalla chiesa di Longarone e usciti dal centro, si viene subito colpiti dalla vista della diga che sovrasta il paese; si prende la strada verso Zoldo e si imbocca quindi sulla sinistra il bivio per Pirago e, poco dopo, sulla destra, quello per Muda-Maè; a Muda, dopo aver attraversato il torrente Maè, si percorre un breve tratto in salita e si gira a sinistra, fino a giungere al Cimitero Nuovo. Dal lato destro del cimitero parte un sentiero che, costeggiando la ferrovia, con vari saliscendi, giunge fino a Faè Alto; appena usciti dal paese, guardando a sinistra, si può osservare in lontananza la sequoia secolare, diventata patrimonio dell'Unesco, che sopravvisse all'inondazione del Vajont; scendendo quindi verso l'imbocco della strada per la Cajada e attraversato il greto del torrente Desedan, si sale fino alla località S.Martino, con il suo capitello, per giungere infine al cimitero di Fortogna, eretto in ricordo di tutte letime del Vajont e diventato monumento nazionale; ripreso il cammino e giunti a Fortogna, si attraversa il sottopassaggio della ferrovia per imboccare la pista ciclabile nota come "Rivierasca del Piave" , che costeggia la sponda destra del fiume per circa 3 chilometri (questo tratto presenta un bivio in cui bisogna mantenere la destra) proseguendo fin quasi a Pian di Vedoia, giunti nei pressi di Soverzene, si risale sul ponte che attraversa il Piave e si giunge nei pressi della centrale Enel; qui, senza entrare in paese, si gira subito a destra per iniziare un'altra pista ciclabile che conduce fino alla diga di Soccher, da cui inizia la strada asfaltata che porta in breve in paese. Appena arrivati a Soccher, si imbocca la stradina che sale verso i ruderi del castello di S.Giorgio, di epoca medievale, quindi, scendendo verso Soccher, nei pressi di un bivio con un crocifisso, si gira a sinistra per una strada asfaltata che prosegue poi in costa come sentiero fino a giungere a Casan; qui, dopo aver risalito il paese, si imbocca sulla destra una stradina asfaltata in discesa e si scende, incrociando la strada che porta a Reveane e, seguendo le indicazioni del "Sentiero Alpago-Natura", si arriva fino al canale artificiale dell'Enel, che si costeggia in piano a sinistra, per tutto il suo decorso, passando per la località Paludi e giungendo fino a Bastia. Da Bastia il sentiero Alpago-Natura prosegue verso l'oasi naturalistica degli Sbarai, offrendo un piacevole panorama su tutti i monti che circondano la conca dell'Alpago; attraversata l'area protetta degli Sbarai, che offre un'area di sosta e vari itinerari di osservazione naturalistica, si passa sulla nuova passerella sul torrente Tesa, giungendo quindi finalmente sulle sponde del Lago di Santa Croce, al camping Sarathei e quindi a Farra d'Alpago.
Longarone - Alpago
Cadore - Tre Cime - Comelico

Longarone - Alpago, Viale al Lago sn Farra - 32016 Alpago (BL) IT
+39 347 2747971
iatalpago@gmail.com
www.alpagocansiglio.eu/
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