Dal centro di Farra d'Alpago, con la chiesa parrocchiale, attraversando la strada nei pressi del parco giochi, ci si porta in breve sulle sponde del Lago di Santa Croce, presso il camping Sarathei; proseguendo per poche decine di metri, verso sinistra, sul lungolago, si gira quindi a destra, per imboccare un sentiero naturalistico che costeggia il lago, in un ambiente suggestivo anche per l'avifauna; dopo aver incontrato un moderno capitello dedicato alla Madonna e superata la sede del "circolo nautico Al-pago", si giunge a Poiatte, località animata nel periodo estivo e nota agli amanti del windsurf; qui termina il sentiero e, nei pressi di un posteggio, si sale sulla strada asfaltata, procedendo verso destra per un po più di 2 km, superando quindi tre gallerie e il bivio. Superato un capitello, sulla sinistra, dopo aver incontrato il cartello "S.Croce del Lago" (440 m), si procede ancora per un centinaio di metri, imboccando poi la prima strada secondaria sulla sinistra, che entra fra le case del paese; dopo aver superato una fontanella (acqua non potabile) con piccola statua della Madonna e un segnale stradale si giunge a un bivio dove bisogna girare a sinistra, incontrando subito le indicazioni del sentiero CAI 950; superata una casa, si inizia a salire per un prato, passando quindi fra gli alberi fino a incontrare una strada asfaltata, che si attraversa, proseguendo quindi la salita nel bosco, seguendo le indicazioni dei segnavia CAI; dopo aver superato un tratto su prati aperti, il sentiero si immette su una strada forestale più ampia, che sale da S.Croce, su cui si procede per un buon tratto, sempre seguendo i segnavia CAI, fino ad un bivio dove, abbandonando la carrareccia principale, si imbocca sulla sinistra un sentiero più stretto, che sale ripido nel bosco e incrocia di nuovo in più punti la strada forestale; si continua a salire sul faticoso sentiero fino a superare il limite del bosco, incontrando poco dopo un capanno di osservazione (1250 m circa); qui può essere opportuna una breve sosta, per riprendere fiato e per ammirare la vista sul lago. Si riprende quindi la ripida salita, seguendo i segnavia CAl, più radi, in ambiente aperto in cui, in caso di nebbia o nuvole, bisogna prestare attenzione per non perdere la traccia; si giunge infine ad un bivio (1490 m), dove, lasciando il sentiero che sale all'ex rifugio Brigata Alpina Cadore (con attigua seggiovia), si gira a destra, proseguendo in costa fino a casera Favergheretta, e da qui, su ampia carrareccia, giungendo in breve a malga Faverghera (agriturismo con vendita prodotti tipici) e al vicino Giardino Botanico delle Alpi Orientali (aperto da giugno a settembre); qui si impone una sosta. La visita al Giardino Botanico e alla riserva naturale integrale del monte Faverghera (ingresso a pagamento), estesa per circa 6 ettari, consente di ammirare una notevole varietà di flora tipica di ambiente alpino. Si prende quindi la carrareccia (sentiero n.13 delle creste - La Casera), inizialmente in piano, incontrando poco dopo un bivio (con sentiero n.14) e da qui iniziando a scendere, sempre sulla carrareccia o, in alternativa, lungo le creste; in questo tratto il panorama si apre sul lago di S.Croce e su tutto l'Alpago, sulla Val Belluna, chiusa a nord dal monte Serva e dalla Schiara, con la caratteristica Gusela e a nord-ovest dai monti del Sole e dal Pizzocco; nelle giornate limpide lo sguardo giunge a nord fino alla Marmolada e, a sud, fino alla laguna di Venezia. Giunti nei pressi del ristorante "La Casera" (parcheggio e area giochi), ci si porta verso gli impianti di risalita, sulla sinistra, imboccando una carrareccia su cui si prosegue per poche decine di metri, superando una pozza artificiale, e, nei pressi di un traliccio per antenne radio-telefoni che si devia a destra, imboccando la pista da sci (sentiero n. 18 "Faverghera Bassa"); si scende quindi lungo l'ampia pista fino ad attraversare una carrareccia (sentiero n.5 che porta alla pista "La Coca"), scendendo ancora nel bosco e passando quindi a fianco di alcune case, in un breve tratto delimitato da una rete di protezione, continuando poi, in discesa meno ripida, fino ad un bivio (tabella sentiero n. 18 "Faverghera Bassa") e proseguendo infine sulla pista principale fino a sbucare nel tratto terminale della pista "la Coca"; da qui si giunge in breve al piazzale centrale del Nevegal (dove termina la seggiovia che sale al rifugio Brigata Alpina Cadore). Dal piazzale, si scende fino ad una rotonda (fontana) dove, dirigendosi a sinistra, si raggiunge, in un centinaio di metri, il Santuario del Nevegal, dedicato a Maria Immacolata, sede finale della tappa. La tappa, non eccessivamente lunga, richiede tuttavia un buon allenamento, specie per la faticosa salita (senza punti per fare approvvigionamento d'acqua) che costituisce senza dubbio uno dei tratti più impegnativi di tutto il Cammino delle Dolomiti.
Alpago - Nevegal
Valbelluna

Alpago - Nevegal, Viale al Lago sn Farra - 32016 Alpago (BL) IT
+39 347 2747971
iatalpago@gmail.com
www.alpagocansiglio.eu/
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