Storia, fascino e leggende, è tutto quello che troverete visitando questo magnifico castello, alle porte di Mel in comune di Borgo Valbelluna.
Scavi archeologici indicano che fu edificato già in epoca romana. Costruito in posizione strategica, controllava i transiti di un’arteria stradale, si pensa la Via Claudia Augusta, o una sua variante.
All’epoca delle invasioni barbariche ebbe un ruolo fondamentale, perché divenne il perno del sistema difensivo locale, che aveva il compito di garantire i collegamenti tra Feltre e Ceneda.
Affascinante è anche una delle sue molte leggende, la quale narra che il protagonista Gianserico, misterioso personaggio e uomo di fiducia di Amalasunta regina dei Goti, alla morte del padre, dopo una congiura con Teodato, cugino di Amalasunta, fosse fuggito con l’ancella Eduosia. I due amanti si ripararono proprio in questo maniero, dove concepirono due gemelli, dai quali il castello di Zumelle, “castrum zumellarum” o castello dei gemelli, ha acquisito il proprio nome.
Il Castello di Zumelle rappresenta il simbolo del territorio di Mel e dell’intera Valbelluna.
Le sue origini sono dibattute in quanto viene menzionato per la prima volta in un documento del X secolo d.C., ma numerosi studiosi lo associano a frequentazioni di età precedenti.
Se per alcuni il castello venne eretto su una torre di guardia romana in prossimità di uno degli ipotetici tracciati della strada militare Claudia Augusta Altinate, per altri le origini vanno associate invece al periodo tardoantico o altomedievale.
Qualsiasi sia la sua origine, il Castello di Zumelle rappresenta una porta sulla storia, un luogo di emozioni e rievocazioni che rimanda indietro nei secoli.
Il Castello infatti sorge su uno sperone roccioso che si staglia sulla forra del torrente Terche ed è visibile sia dal crinale prealpino sia dal fondovalle.
Il periodo di massimo splendore del maniero va ricercato tra IX e XII secolo quando fu al centro di feroci scontri tra le Diocesi di Ceneda (Vittorio Veneto) e Belluno e in seguito, proprio nel XII secolo, con il possesso della famiglia Da Camino si ha la massima espansione del castello.
In seguito i continui scontri provocarono più volte la distruzione e la ricostruzione del maniero sino quantomeno al XIV secolo.
Dal 1422 il contado di Mel divenne feudo della famiglia veneziana dei Zorzi e il castello perse definitivamente il suo prestigio militare. I restauri degli anni ’60 hanno portato alla luce una chiesetta dell’XI secolo con annesse 19 sepolture oltre a numerose strutture murarie.
Attualmente, dopo i restauri del secolo scorso, sono visibili e visitabili il cuore centrale del maniero, le poderose mura merlate, i saloni interni, la chiesetta di San Lorenzo, la torre, il fossato e il pozzo veneziano. Ai piedi del castello sorge la Taverna gestita, come per il resto del maniero, dall’Associazione Sestiere Castellare.