Anche quest’anno, nel periodo estivo, la Val di Zoldo torna ad essere palcoscenico di Arte e Musica tra Pelmo e Civetta, il Festival internazionale di musica antica organizzato da Fondazione Antiqua Vox e ormai giunto alla sua ottava edizione.
Un’esperienza che coniuga musica, storia, arte e natura in un emozionante dialogo e in un territorio incorniciato da due leggendarie vette delle Dolomiti bellunesi: i monti Pelmo e Civetta.
L’ormai tradizionale appuntamento si pone l’obiettivo di valorizzare, anno dopo anno, la musica antica, i luoghi naturali e le magnifiche chiese storiche ricche di preziosi tesori artistici della Valle.
Il Festival, inaugurato dal soprano Benedetta Zanotto, accompagnata dall’Orchestra Barocca di Venezia diretta dal maestro Andrea Marcon, è poi proseguito con l’ormai tradizionale concerto di liuto con Bor Zuljan e l’incontro tra percussioni e organo nel concerto di Mauro Occhionero e Luca Scandali.
Dopo il secondo fine settimana, che ha visto come protagonista l’organo con i concerti di Silvia Marquez e Manuel Tomadin, il Festival ha dato spazio al giovane clavicembalista Giovanni Calò.
Ed è proprio nell’ottica di promuovere i giovani che l’ottava edizione del festival si conclude con un concerto di flauto traverso e clavicembalo dell’ensemble Alter Ego, formato dalla falutista Eleonora Bišćević e dalla clavicembalista Arianna Radaelli.
Il programma intreccia le sue celebri sonate di Corelli, adattate per flauto traversiere e basso continuo, con le musiche di Händel, Scarlatti, Telemann e Couperin, in un tributo alla nascita di un linguaggio musicale nuovo e al suo straordinario viaggio attraverso i secoli e le corti d’Europa.
Arte e Musica tra Pelmo e Civetta è un’occasione di accostamento alla bellezza della natura, dell’arte e della musica, aperta a tutti: appassionati, curiosi, locali e turisti.
Gli eventi sono a ingresso libero.