Sabato 17 maggio alle ore 17.00, nella sala al pianterreno di palazzo Doglioni a Borgo Piave, si inaugura il Museo del porto fluviale e degli Zattieri di Borgo Piave, un’esposizione permanente di oggetti, attrezzi originali, immagini di documenti, manifesti e foto che raccontano di quando Borgo Piave era porto fluviale della Città di Belluno e tappa principale tra le Dolomiti e Venezia.
Lo spazio museale sarà proprio nella sala nella quale gli zattieri di Borgo Piave si scambiavano merci, opinioni, problematiche condivise ma anche si faceva scuola per insegnare alle nuove generazioni la nobile e difficile arte di “navegar per la Piave”. Ed è proprio qui che è tornato il modello di zattera che Bepi “Gal” Marchetti aveva fatto per far scuola agli zattieri del borgo e aveva poi donato ad inizio secolo al Museo Civico di Belluno.
Inoltre in questo spazio, seppur contenuto, sarà possibile vedere altri attrezzi del mestiere della famiglia Marchetti, “Zattari del Sobborgo di San Nicolò della Piave” almeno dal 1663, quali l’anger, il zapin, il sogàt, l’abito con il tipico cappello con la falda larga, utile per far cadere la pioggia all’esterno delle spalle durante il viaggio in zattera, e poi ancora i martelli con i quali le Segherie Collarin, poi Bellunesi, che avevano la sede proprio a Borgo Piave in riva al fiume, marchiavano gli alberi di proprietà nei boschi ma anche fotografie che mostrano il borgo con le zattere, la rievocazione storica del 1951, partita proprio dalle segherie del borgo ed altri elementi identitari di Borgo Piave come le tipiche pialle da serramenti e mobili di Gregorio Gamba “Marangon di Piave”. Altri attrezzi provengono invece dalla collezione di Fioretto Bortot e da Ivano Caviola che si ringraziano per le donazioni.
“L’epopea degli zattieri da un po’ di anni a questa parte si è cominciata a riscoprire, conoscere e narrare ma a Belluno, a causa anche del Vajont e l’alluvione del ‘66, la storia si era un po’ persa perché la comunità del borgo legata al fiume era stata fatta trasferire in altre zone della città, meno esposte alle piene ed allagamenti, disgregando di fatto quel gruppo di persone che potevano portare avanti direttamente sul luogo questa storia.
Approfondendo e facendo ricerche negli anni siamo riusciti a rimettere “insieme i pezzi” grazie alla disponibilità dei discendenti diretti di chi sul porto di Belluno ci ha vissuto e lavorato vedi appunto la famiglia Marchetti, i Collarin, la casata dei Sommavilla-Vigna. Ora siamo quasi pronti ad aggiungere alla narrazione delle Maschere Dolomitiche anche quella degli Zattieri di Borgo Piave”.
La data dell’inaugurazione è stata scelta perché è quella della Notte Europea dei Musei e quindi si addice molto bene ad aprire un nuovo spazio museale. Inoltre domenica 18 maggio, nello stesso fine settimana, ricorre anche la Giornata Internazionale dei Musei che quest’anno ha come tema "Il futuro dei musei nelle comunità in rapida evoluzione" ed anche questa tematica si addice bene a Borgo Piave che ha fatto del racconto da parte dei volontari della comunità l’elemento distintivo del Museo Secco aperto da ottobre 2023.
Per questioni di spazio è gradita la prenotazione a segreteria@borgopiaveetc.it
Chi lo desidera può lasciare un contributo utile alle attività associative e all’allestimento della sala.